Ordine
Militare e Religioso dei Cavalieri di Cristo
Gran Priorato
d'Italia |
LA STORIA TEMPLARE:
Processo
Contro i Templari ed Esecuzione
Nel corso del
processo ai Templari del
1307 fu assoggettato alla
tortura avallando le tesi dell'accusa ed
in seguito venne condannato alla
prigionia a vita. Il sacerdote e studioso
di simbolismo cristiano
Louis Charbonneau Lassay ipotizzò che i
graffiti nella torre del
Castello di Chinon fossero opera di
Jacques de Molay ed eventualmente di
Geoffroy de Charney durante la loro
prigionia.
In seguito Jacques de Molay ritrattò le sue
dichiarazioni. Ciò lo condannò al
rogo assieme al compagno di prigionia
Goeffrey de Charney. Il rogo fu consumato a
Parigi sull'isola della
Senna detta dei giudei, nei pressi di
Notre Dame, il
18
marzo dell'Anno
Domini
1314. L'aneddotica vuole che prima
dell'esecuzione Jacques de Molay abbia invitato
Filippo il Bello e
papa Clemente V a comparire di fronte al
tribunale di Dio. La morte entro l'anno di entrambi
i personaggi non fece altro che rafforzare l'idea
comune che egli fosse caduto vittima di
un'ingiustizia.
Sul luogo della sua esecuzione lo ricorda ancor oggi
una piccola lapide. Essa si trova sul lato
occidentale del
Pont Neuf sulla
Île de la Cité di Parigi. La lapide si
trova ai piedi del ponte, su muro opposto
all'ingresso al parco dell'isola.
Barbara Frale ha rinvenuto agli inizi
degli
anni duemila negli
Archivi vaticani un documento, noto come
pergamena di Chinon, che dimostra come
papa Clemente V intendesse perdonare i
templari nel
1314 assolvendo il loro maestro e gli
altri capi dell'ordine dall'accusa di eresia, e
limitarsi a sospendere l'ordine piuttosto che
sopprimerlo, per assoggettarlo ad una profonda
riforma.
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